Mary

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  1. Æthelfrid
     
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    Mary si svegliò. Stava camminando in un lungo corridoio immerso nell’ombra e i suoi piedi suonavano leggeri sul pavimento di marmo, mentre il vestito di seta le accarezzava dolcemente le caviglie. Il buio la circondava avvolgendola in un freddo manto, attutiva i rumori, nascondeva le ombre.
    Sussurri si rincorrevano dietro le porte, echi incessanti giocavano alle sue spalle. Aumentò il passo.
    Con incredibile grazia scese le scale, quasi stesse lentamente scivolando.
    Un ombra le accarezzò il visto

    Mary si svegliò. Stava attraversando velocemente un lungo corridoio immerso nell’oscurità e i suoi piedi suonavano leggeri sul pavimento bagnato, mentre il vestito di seta le accarezzava dolcemente le caviglie. Il buio la circondava sorreggendola in un freddo abbraccio, attutiva i rumori, celava le tenebre.
    Sapeva che le sue paure si stavano condensando dietro le porte socchiuse, rincorrendola alle sue spalle. Aumentò il passo. Con incredibile grazia scese le scale, quasi i suoi piedi non toccassero terra.
    Un ombra le accarezzò il visto, spostandole una ciocca di capelli.

    Mary si svegliò. Stava correndo in un lungo corridoio di tenebra e i suoi piedi suonavano leggeri sul pavimento di sangue, mentre il vestito strappato le accarezzava dolcemente le caviglie. L’oscurità la pervadeva stringendola in un gelido presagio di morte, il silenzio era assoluto, le ombre velate.
    Scheletriche mani si protendevano mute da dietro le porte socchiuse, demoni sorridevano pazienti alle sue spalle. Aumentò il passo. Con incredibile grazia scese le scale languida e pallida.
    Un ombra le accarezzò il visto, spostandole una ciocca di capelli, afferrandola per il collo.

    Mary si svegliò. Era matida di sudore, così come il cuscino e il resto del letto. Si alzò e guardò fuori dalla finestra: la luna si stagliava maestosa nel cielo illuminando ogni cosa. Attraversò la stanza e aprì la porta.
    Solo un lungo corridoio. Si morse nervosamente il labbro inferiore e continuò a fissare le tenebre silenziose, tesa in ascolto. Fece lentamente qualche passo avanti e chiuse la porta alle sue spalle.
    Buio.
     
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