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Vinter.
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Night City. Un mostro di metallo e luci che cerca di raggiungere il punto più alto del cielo,
dimenticandosi della brulicante e sporca umanità che ne costituisce le fondamenta. Proprio come si
fa con la spazzatura. E la più grande discarica di rottami umani della città è proprio lo Sprawl: una
rete illogica di vicoli, edifici fatiscenti, criminali, drogati, puttane e tecnologia a strafottere. Puoi
aggirarti anche per una vita intera per lo Sprawl ma non potrai mai essere sicuro di averlo visto
tutto. Troppo vasto, troppo intricato, troppo mutevole.
L'insegna luminosa del Boom Baby Boom colorava a intermittenza il campo visivo di Cillian con
aspre sfumature verdi. Il Boom Baby era come tanti altri locali notturni che Cillian Murphy
frequentava quando non era in servizio: ambienti soffusi, led colorati, musica elettronica a palla,
ballerine che sembravano bambole da quanto erano circuitate. Il locale aveva mantenuto un look
vintage anni '70, proprio come quei fottuti pub pseudo irlandesi in cui doveva andare spesso a
recuperare suo padre verso l'alba. Quella vecchia spugna non aveva mai capito un cazzo: Dio,
famiglia e Pub. Quante stronzate.
Cillian buttò giù l'ultimo sorso di Rhum, aprì il taschino destro del suo giubbotto di pelle e ne
estrasse un derma. Si sfilò con cura l'orologio che è solito tenere al polso sinistro in modo da
applicare il derma rosa. Ecco la frustata. Ogni muscolo del suo corpo finì in un'estasi orgasmica, il
suo cervello faticava a gestire tutti quegli impulsi di piacere che gli penetrarono nei tessuti, nelle
ossa, nel sistema nervoso. Tepore. E poi un'esplosione di calore, iniziò a sudare. Aveva ragione
Miguel, quella roba era una bomba. Ecco che la sua percezione temporale iniziava ad alterarsi, a
rallentare. Il corpo finalmente si rilassava e la sua schiena cominciava a sprofondare sul divanetto di
pessimo gusto su cui era seduto.
Ora era lucido, si era liberato da quella droga anestetizzante che è la sua vita: sua madre vedova che
ancora piange la morte di suo marito in quella catapecchia di Boston, la dura vita del poliziotto di
strada a Night City, quella stronza della sua ex che era andata a vivere con sua figlia in una di quelle
arcologie corporative. Chissà che dannatissimi congegni avevano impiantato alla sua bambina.
Esplosivi? Sacche di veleno? Non era così fantasioso come i corporativi. Della sua ex non gliene
fregava niente, potevano anche farle esplodere il culo. Vedere da fuori la propria vita lo aiutava ad
andare avanti, alla fine la droga vera era quella: se ogni tanto non riemergi ci lasci la pelle.
Il suo cercapersone iniziò a suonare e il led rosso a lampeggiargli dritto sulla retina. Cazzo.
- Sì..? - riuscì a sbiascicare Cillian.
- Ola Chomba! Stavi dormendo!? - era Javier, il suo partner.
- Javier..? Cazzo, lo sai che non sono in servizio! Cosa vuoi? -
- Hey amigo! Calma! Ti devo dare una notizia bomba: ce ne andiamo da questa merda! Ci hanno
convocato quei pezzi grossi dell'FBI! Capisci Cillian!? -
- L'FBI...? Quando? Per cosa? -
- Il perché non lo so.. ma è per domani mattina alle 8.00! Cazzo amigo, non sto più nella pelle!!! -
Cazzo. Erano le 3 del mattino. Cillian si alzò troppo velocemente e fu costretto ad appoggiarsi al
muro per non volare in terra. Si staccò il derma e lo gettò incurante sul tavolino, avviandosi con
qualche incertezza versa l'uscita.
- Frena l'entusiasmo Javier.. Ci vediamo tra 5 ore.. - chiuse la comunicazione. - Fottuto messicano..
con il suo cazzo di entusiasmo mi ha fatto venire mal di testa -
AUTORE: ANDREA.